Post by Ray Sant on Jan 23, 2008 9:09:25 GMT 1
IL TECNICO GIALLOROSSO, COME LA SOCIETÀ, TIENE UN PROFILO BASSO
Spalletti: «Polemiche? Non ci penso» «Vogliamo solo riprendere la vetta. Gli arbitri in malafede? Non ci credo, altrimenti cambio mestiere»
TIZIANO RICCARDI (dal ilRomanista)
Le polemiche? Non gli interessano.
Gli arbitri? Sbagliano, come sbagliano tutti e sono «sfortunati se gli errori vanno a determinare una partita».
L'Inter? La vuole riprendere, correndo e "raspando" in campo.
Il resto sono chiacchiere e devono restare tali. Chi si aspettava uno Spalletti battagliero e polemico in conferenza stampa alla vigilia di Sampdoria-Roma - dopo Inter-Parma,
la gara più discussa degli ultimi tempi, che poteva riavvicinare i giallorossi alla vetta della classifica - sarà rimasto deluso.
Profilo basso di tutta la società, da Rosella Sensi in giù: «Il mio pensiero è sempre lo stesso - esordisce il tecnico - vorrei mantenere le attenzioni per quello che ci serve di piu.
Ci serve che la squadra continui a far bene, porti a casa risultati che possono metter in difficoltà una squadra come l'Inter, che ha un margine di vantaggio come quello che ha in questo momento. Se poi si vanno a disperdere le energie, questo non è positivo.
Dobbiamo guardare a noi stessi: io non ho contribuito a ciò che è avvenuto dall'altra parte, cerco sempre di dare attenzioni massimali a livello personale, ma anche da far condividere alla squadra.
Loro devono sapere che stanno facendo bene, mantenendo i criteri che vuole lo sport, che vuole il calcio.
viluppano delle buonissime partite, hanno comportamenti sani, devono andare avanti così. Creiamo le attenzioni per andare avanti in questo modo. Il profilo basso dei dirigenti fino a questo momento? Lo apprezzo pienamente».
Vittimismo esagerato, dunque:
«Non lo so e non ci voglio neanche entrare - osserva - perché tanto poi a parlare ci sono tante persone. Noi abbiamo solo una strada da perseguire, quella del campo, il massimo lo possiamo fare giocando come stiamo facendo»
Magari sarebbe tutto più facile se la giustizia fosse uguale per tutti:
«Noi abbiamo partecipato affinchè le regole siano rispettate: le regole le fanno gli altri, dobbiamo fare bene il nostro lavoro, attenendoci alle regole come abbiamo sempre fatto».
Da parte le dietrologie, tanto più la sudditanza psicologica:
«Se non credessi che ci siano regole dove tutti rispettano il proprio ruolo e lo fanno con dignità e correttezza, non farei questo lavoro, farei un'altra cosa. Gli arbitri hanno un lavoro difficile e Collina ha ruolo complicato come gli allenatori».
Eppure Gussoni continua a sostenere che il rigore dello scandalo su Couto lo avrebbe dato:
«Io sono convinto che nelle loro sedi discuteranno di cosa succede. Noi non abbiamo altre strade, non dobbiamo lasciarci coinvolgere emotivamente. La nostra strada è gia difficile, visto il gap, se ci mettiamo qualcosa di nostra, sarà ancora più difficile. Le decisioni vanno prese in maniera frettolosa a volte, il dubbio rimane e può finire così: quello che vedi non è la cosa corretta».
Magari sperando in un calo della squadra di Mancini che nelle ultime due partite - Siena e Parma - ha stentato non poco:
«I discorsi servono a far capire che comunque, nei confronti dell'Inter, c'è margine di miglioramento; perchè i nerazzurri hanno portato a casa risultati sotto certi aspetti meritati ma che hanno avuto uno sviluppo particolare. Bisogna credere ci sia margine, come detto prima e, in base a questo, fare le cose con forza e con lo spirito giusto».
Il messaggio è chiaro, guai a mollare:
«Se si molla non abbiamo capito nulla. Bisogna invece dire che in queste due partite il gap poteva essere ridotto, avendo a disposizione metà campionato, e non abbassare mai la guardia. Dentro la partita si dice prevenire, non aspettare, uguale nei discorsi generali. Dobbiamo vincere le partite. La Juventus è lì e può riprenderci».
Inevitabile, però, che qualcuno tra i giocatori sia rimasto deluso:
«Qualcuno è stato un po' deluso - ammette Spalletti - da quel ribaltamento di risultato; se Inter-Parma fosse stato un pari sarebbe andata meglio e nei nostri ragazzi sarebbero aumentate le speranze. C'è stato dispiacere».
Tante parole, alla fine, per dire una sola cosa:«Forza Roma».
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SAMPDORIA - ROMA 1 - 1
Panucci recupera ogni pallone.
Grande prova del "Grinta".
Vucinic prezioso non solo per il gol,
bene De Rossi
INSIEME A CHRISTIAN POSITIVE E CONCRETE ANCHE LE PROVE DI CASSETTI E FERRARI. MANCINI ATTIVISSIMO
A Marassi dieci leoni in campo
MARCATORI: Ziegler (S) al 16′ st, Vucinic (R) al 23′ st.
SAMPDORIA (3-5-2): Mirante; Campagnaro (dal 20’st Maggio), Sala, Lucchini; C.Zenoni, Delvecchio (dal 10’st Bellucci), Volpi, Franceschini, Ziegler; Cassano (dal 34’st Caracciolo), Bonazzoli. (In panchina: Castellazzi, Palombo, Gastaldello, Pieri). Allenatore: Mazzarri.
ROMA (4-2-3-1): Curci; Cassetti, Ferrari, Mexes, Panucci; De Rossi, Aquilani (dal 31’st Brighi); Tonetto, Giuly (dall’11’st Taddei), Mancini; Vucinic (dal 41’st Cicinho). (In panchina: Doni, Pizarro, Antunes, Esposito). Allenatore: Spalletti.
ARBITRO: Morganti di Ascoli Piceno.
ESPULSO: Mexes (R) al 17′ pt per doppia ammonizione.
AMMONITI: Ferrari (R), Cassano (S).
NOTE: Pomeriggio sereno, terreno in buone condizioni. Spettatori: 15mila circa. Angoli: 6-4 per la Sampdoria. Recupero: 1′pt e 4’st.
Spalletti: i ragazzi hanno fatto molto bene. Anche in dieci siamo rimasti in partita, mantenendo gli equilibri giusti e chiudendo le fasce alla Sampdoria, che è un avversario molto difficile. Non era facile pareggiare, ma l’abbiamo ampiamente meritato. L’espulsione? E’ giusta e presa ingenuamente.
Risultato buono? Avrei preferito vincere, perché abbiamo avuto molte occasioni da gol. Visto come si era messa la gara, accettiamo il risultato.
Cassano? Ha disputato una buona gara, Aquilani e De Rossi, a turno con i difensori, gli hanno dato sempre un occhio. Non gli hanno dato la libertà di gestire gli spazi, se li è dovuti cercare lui. Secondo me ha fatto una buon partita. Cosa era successo tra me e lui? L’ho solo richiamato quando è entrato da dietro su Tonetto ed ho chiamato Tonetto per portarlo via, non è successo nulla, dopo ci siamo tranquillamente salutati.
Esposito? Non bisognava rischiarlo, visto che ieri non si è allenato. Per un eventuale trasferimento lui ha voce in capitolo, se capitasse la situazione importante bisognerebbe lasciarlo andare, anche se, secondo me, in futuro potrebbe esserci utile.
Mazzarri: siamo dispiaciuti. Al di là del finale dove abbiamo sofferto, non abbiamo concesso nulla alla Roma. Oggi abbiamo fatto bene, ma mi brucia un po’ questo gol preso contro una grande Roma rimasta in dieci. Abbiamo avuto molte palle gol? Sì. Mi hanno detto che il gol di Bonazzoli era regolare, siamo stati anche un pochino sfortunati. La Roma è rimasta in dieci perché noi giocavamo bene e i giocatori giallorossi erano costretti a commettere tanti falli. Meritavamo la vittoria. Il gol lo abbiamo preso ingenuamente, con un colpo da biliardo. Sapevamo che all’Olimpico, anche con un gol di vantaggio, sarebbe stata dura, ma ora lo è di più. Campanaro? Lo avrei voluto tenere sempre in campo, ho forzato il medico per averlo. Ho dovuto fare il cambio perché me lo ha chiesto. In quel momento non rischiavamo nulla, si poteva e si doveva cercare il secondo gol, per questo ho messo Maggio. Noi sul gol eravamo in due su Vucinic, ci siamo fatti prendere in velocità. Alla fine ci siamo scoraggiati ed eravamo anche stanchi. Avevamo avuto anche una palla gol con Franceschini, pensavo di vincere. Cassano? Probabilmente era un po’ condizionato e il campo lo ha penalizzato. Nel complesso ha fatto una buona gara. Il diverbio tra Cassano e Tonetto? In campo sono adrenalinici, ma non è successo niente di grave, sono cose che capitano. Panucci? Con lui solo una battuta, è un ragazzo simpaticissimo. Caracciolo? E’ stato convocato perché mi sembrava il momento di farlo rientrare, avevo bisogno di avere il cambio in panchina. Volpi? Ha fatto una buona partita, come tutta la squadra. Ora penso al Siena, sono preoccupato per il dispendio di energie e il Siena è squadra da prendere con le molle.
Vucinic: ho segnato il gol più difficile? Come ho detto tante volte, devo migliorare il colpo di testa. Bastava prenderla in qualsiasi altro modo e facevo gol. Comunque l’importante è che abbiamo pareggiato.
Abbiamo avuto due-tre occasioni molto importanti, ma eravamo anche tanto stanchi, perché abbiamo fatto tutta la gara in dieci. Ci siamo sacrificati tutti ed abbiamo corso molto per arrivare a questo importante pareggio. La palla del gol? Era difficile, ma è finita in rete e sono contento. Ci sono ancora novanta minuti da giocare, dobbiamo essere cauti e giocare con tranquillità, ma abbiamo buone possibilità di passare il turno.
Aquilani: sono soddisfatto di essere tornare a giocare dopo il lungo infortunio, anche se faccio fatica a giocare dopo tutti questi giorni. Il mio è un infortunio che lascia dei fastidi, ogni tanto lo senti e ti ritorna in mente. E’ una questione psicologica che sto superando piano piano. Adesso va bene, devo continuare in questo modo. Oggi ho cercato di dare il mio contributo, ho fatto il massimo possibile. Devo migliorare partita dopo partita.
Vista la squalifica di De Rossi giocherò contro il Palermo? Siamo quattro centrocampisti, io sono a disposizione del mister. Sto meglio, ma le scelte le fa sempre lui.
La Roma in dieci ha dimostrato di essere una grande squadra? Appena hanno espulso Mexes facevamo più fatica, poi ci siamo messi a posto e, piano piano, abbiamo fatto meglio. Il pareggio è giusto, ma potevamo vincere.
Vucinic ha segnato il gol più difficile e ne ha sbagliato uno facilissimo? Lui è un giocatore con delle qualità assurde. Le sta mettendo in mostra piano piano e sono contento per lui. Mancini? Anche lui ha giocato benissimo.
Tonetto: il mio ritorno a Marassi? E’ uno degli stadi più belli d’Italia, per me poi è una cosa particolare ritornarci. La gara? Oggi la Roma ha portato a casa un ottimo risultato, visto come si era messa la partita all’inizio, con l’espulsione di Mexes. Sono cose che possono succedere, ma noi siamo stati bravi a non perdere la pazienza. Quando abbiamo subìto il gol, siamo stati bravi a reagire e, alla fine, le occasioni più importanti le abbiamo avute noi. E’ un ottimo risultato, ce la giocheremo al ritorno, siamo fiduciosi. L’importante è passare il turno.
La mia reazione sul fallo di Cassano? Ho tolto la gamba all’ultimo, rischiavo di farmi male seriamente, mi sembrava un’entrata fuori luogo.
Mancini? Questa sera ho visto un grandissimo Mancini, è in un periodo di forma eccezionale, dà una mano alla squadra, ha una forza nelle gambe devastante. Peccato, all’ultimo poteva trovare il gol del 1-2 e se lo sarebbe meritato!
Le mie pagelle:
Curci 5,5
Panucci 7
Ferrari 6
Mexes 4
Tonetto 6
De Rossi 8
Aquilani 6,5
Cassetti 6,5
Giuly 6
Mancini 8,5
Vucinic 6.5
------------------------
Taddei 5,5
Brighi 5,5
Cicinho s.v.
Spalletti: «Polemiche? Non ci penso» «Vogliamo solo riprendere la vetta. Gli arbitri in malafede? Non ci credo, altrimenti cambio mestiere»
TIZIANO RICCARDI (dal ilRomanista)
Le polemiche? Non gli interessano.
Gli arbitri? Sbagliano, come sbagliano tutti e sono «sfortunati se gli errori vanno a determinare una partita».
L'Inter? La vuole riprendere, correndo e "raspando" in campo.
Il resto sono chiacchiere e devono restare tali. Chi si aspettava uno Spalletti battagliero e polemico in conferenza stampa alla vigilia di Sampdoria-Roma - dopo Inter-Parma,
la gara più discussa degli ultimi tempi, che poteva riavvicinare i giallorossi alla vetta della classifica - sarà rimasto deluso.
Profilo basso di tutta la società, da Rosella Sensi in giù: «Il mio pensiero è sempre lo stesso - esordisce il tecnico - vorrei mantenere le attenzioni per quello che ci serve di piu.
Ci serve che la squadra continui a far bene, porti a casa risultati che possono metter in difficoltà una squadra come l'Inter, che ha un margine di vantaggio come quello che ha in questo momento. Se poi si vanno a disperdere le energie, questo non è positivo.
Dobbiamo guardare a noi stessi: io non ho contribuito a ciò che è avvenuto dall'altra parte, cerco sempre di dare attenzioni massimali a livello personale, ma anche da far condividere alla squadra.
Loro devono sapere che stanno facendo bene, mantenendo i criteri che vuole lo sport, che vuole il calcio.
viluppano delle buonissime partite, hanno comportamenti sani, devono andare avanti così. Creiamo le attenzioni per andare avanti in questo modo. Il profilo basso dei dirigenti fino a questo momento? Lo apprezzo pienamente».
Vittimismo esagerato, dunque:
«Non lo so e non ci voglio neanche entrare - osserva - perché tanto poi a parlare ci sono tante persone. Noi abbiamo solo una strada da perseguire, quella del campo, il massimo lo possiamo fare giocando come stiamo facendo»
Magari sarebbe tutto più facile se la giustizia fosse uguale per tutti:
«Noi abbiamo partecipato affinchè le regole siano rispettate: le regole le fanno gli altri, dobbiamo fare bene il nostro lavoro, attenendoci alle regole come abbiamo sempre fatto».
Da parte le dietrologie, tanto più la sudditanza psicologica:
«Se non credessi che ci siano regole dove tutti rispettano il proprio ruolo e lo fanno con dignità e correttezza, non farei questo lavoro, farei un'altra cosa. Gli arbitri hanno un lavoro difficile e Collina ha ruolo complicato come gli allenatori».
Eppure Gussoni continua a sostenere che il rigore dello scandalo su Couto lo avrebbe dato:
«Io sono convinto che nelle loro sedi discuteranno di cosa succede. Noi non abbiamo altre strade, non dobbiamo lasciarci coinvolgere emotivamente. La nostra strada è gia difficile, visto il gap, se ci mettiamo qualcosa di nostra, sarà ancora più difficile. Le decisioni vanno prese in maniera frettolosa a volte, il dubbio rimane e può finire così: quello che vedi non è la cosa corretta».
Magari sperando in un calo della squadra di Mancini che nelle ultime due partite - Siena e Parma - ha stentato non poco:
«I discorsi servono a far capire che comunque, nei confronti dell'Inter, c'è margine di miglioramento; perchè i nerazzurri hanno portato a casa risultati sotto certi aspetti meritati ma che hanno avuto uno sviluppo particolare. Bisogna credere ci sia margine, come detto prima e, in base a questo, fare le cose con forza e con lo spirito giusto».
Il messaggio è chiaro, guai a mollare:
«Se si molla non abbiamo capito nulla. Bisogna invece dire che in queste due partite il gap poteva essere ridotto, avendo a disposizione metà campionato, e non abbassare mai la guardia. Dentro la partita si dice prevenire, non aspettare, uguale nei discorsi generali. Dobbiamo vincere le partite. La Juventus è lì e può riprenderci».
Inevitabile, però, che qualcuno tra i giocatori sia rimasto deluso:
«Qualcuno è stato un po' deluso - ammette Spalletti - da quel ribaltamento di risultato; se Inter-Parma fosse stato un pari sarebbe andata meglio e nei nostri ragazzi sarebbero aumentate le speranze. C'è stato dispiacere».
Tante parole, alla fine, per dire una sola cosa:«Forza Roma».
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SAMPDORIA - ROMA 1 - 1
Panucci recupera ogni pallone.
Grande prova del "Grinta".
Vucinic prezioso non solo per il gol,
bene De Rossi
INSIEME A CHRISTIAN POSITIVE E CONCRETE ANCHE LE PROVE DI CASSETTI E FERRARI. MANCINI ATTIVISSIMO
A Marassi dieci leoni in campo
MARCATORI: Ziegler (S) al 16′ st, Vucinic (R) al 23′ st.
SAMPDORIA (3-5-2): Mirante; Campagnaro (dal 20’st Maggio), Sala, Lucchini; C.Zenoni, Delvecchio (dal 10’st Bellucci), Volpi, Franceschini, Ziegler; Cassano (dal 34’st Caracciolo), Bonazzoli. (In panchina: Castellazzi, Palombo, Gastaldello, Pieri). Allenatore: Mazzarri.
ROMA (4-2-3-1): Curci; Cassetti, Ferrari, Mexes, Panucci; De Rossi, Aquilani (dal 31’st Brighi); Tonetto, Giuly (dall’11’st Taddei), Mancini; Vucinic (dal 41’st Cicinho). (In panchina: Doni, Pizarro, Antunes, Esposito). Allenatore: Spalletti.
ARBITRO: Morganti di Ascoli Piceno.
ESPULSO: Mexes (R) al 17′ pt per doppia ammonizione.
AMMONITI: Ferrari (R), Cassano (S).
NOTE: Pomeriggio sereno, terreno in buone condizioni. Spettatori: 15mila circa. Angoli: 6-4 per la Sampdoria. Recupero: 1′pt e 4’st.
Spalletti: i ragazzi hanno fatto molto bene. Anche in dieci siamo rimasti in partita, mantenendo gli equilibri giusti e chiudendo le fasce alla Sampdoria, che è un avversario molto difficile. Non era facile pareggiare, ma l’abbiamo ampiamente meritato. L’espulsione? E’ giusta e presa ingenuamente.
Risultato buono? Avrei preferito vincere, perché abbiamo avuto molte occasioni da gol. Visto come si era messa la gara, accettiamo il risultato.
Cassano? Ha disputato una buona gara, Aquilani e De Rossi, a turno con i difensori, gli hanno dato sempre un occhio. Non gli hanno dato la libertà di gestire gli spazi, se li è dovuti cercare lui. Secondo me ha fatto una buon partita. Cosa era successo tra me e lui? L’ho solo richiamato quando è entrato da dietro su Tonetto ed ho chiamato Tonetto per portarlo via, non è successo nulla, dopo ci siamo tranquillamente salutati.
Esposito? Non bisognava rischiarlo, visto che ieri non si è allenato. Per un eventuale trasferimento lui ha voce in capitolo, se capitasse la situazione importante bisognerebbe lasciarlo andare, anche se, secondo me, in futuro potrebbe esserci utile.
Mazzarri: siamo dispiaciuti. Al di là del finale dove abbiamo sofferto, non abbiamo concesso nulla alla Roma. Oggi abbiamo fatto bene, ma mi brucia un po’ questo gol preso contro una grande Roma rimasta in dieci. Abbiamo avuto molte palle gol? Sì. Mi hanno detto che il gol di Bonazzoli era regolare, siamo stati anche un pochino sfortunati. La Roma è rimasta in dieci perché noi giocavamo bene e i giocatori giallorossi erano costretti a commettere tanti falli. Meritavamo la vittoria. Il gol lo abbiamo preso ingenuamente, con un colpo da biliardo. Sapevamo che all’Olimpico, anche con un gol di vantaggio, sarebbe stata dura, ma ora lo è di più. Campanaro? Lo avrei voluto tenere sempre in campo, ho forzato il medico per averlo. Ho dovuto fare il cambio perché me lo ha chiesto. In quel momento non rischiavamo nulla, si poteva e si doveva cercare il secondo gol, per questo ho messo Maggio. Noi sul gol eravamo in due su Vucinic, ci siamo fatti prendere in velocità. Alla fine ci siamo scoraggiati ed eravamo anche stanchi. Avevamo avuto anche una palla gol con Franceschini, pensavo di vincere. Cassano? Probabilmente era un po’ condizionato e il campo lo ha penalizzato. Nel complesso ha fatto una buona gara. Il diverbio tra Cassano e Tonetto? In campo sono adrenalinici, ma non è successo niente di grave, sono cose che capitano. Panucci? Con lui solo una battuta, è un ragazzo simpaticissimo. Caracciolo? E’ stato convocato perché mi sembrava il momento di farlo rientrare, avevo bisogno di avere il cambio in panchina. Volpi? Ha fatto una buona partita, come tutta la squadra. Ora penso al Siena, sono preoccupato per il dispendio di energie e il Siena è squadra da prendere con le molle.
Vucinic: ho segnato il gol più difficile? Come ho detto tante volte, devo migliorare il colpo di testa. Bastava prenderla in qualsiasi altro modo e facevo gol. Comunque l’importante è che abbiamo pareggiato.
Abbiamo avuto due-tre occasioni molto importanti, ma eravamo anche tanto stanchi, perché abbiamo fatto tutta la gara in dieci. Ci siamo sacrificati tutti ed abbiamo corso molto per arrivare a questo importante pareggio. La palla del gol? Era difficile, ma è finita in rete e sono contento. Ci sono ancora novanta minuti da giocare, dobbiamo essere cauti e giocare con tranquillità, ma abbiamo buone possibilità di passare il turno.
Aquilani: sono soddisfatto di essere tornare a giocare dopo il lungo infortunio, anche se faccio fatica a giocare dopo tutti questi giorni. Il mio è un infortunio che lascia dei fastidi, ogni tanto lo senti e ti ritorna in mente. E’ una questione psicologica che sto superando piano piano. Adesso va bene, devo continuare in questo modo. Oggi ho cercato di dare il mio contributo, ho fatto il massimo possibile. Devo migliorare partita dopo partita.
Vista la squalifica di De Rossi giocherò contro il Palermo? Siamo quattro centrocampisti, io sono a disposizione del mister. Sto meglio, ma le scelte le fa sempre lui.
La Roma in dieci ha dimostrato di essere una grande squadra? Appena hanno espulso Mexes facevamo più fatica, poi ci siamo messi a posto e, piano piano, abbiamo fatto meglio. Il pareggio è giusto, ma potevamo vincere.
Vucinic ha segnato il gol più difficile e ne ha sbagliato uno facilissimo? Lui è un giocatore con delle qualità assurde. Le sta mettendo in mostra piano piano e sono contento per lui. Mancini? Anche lui ha giocato benissimo.
Tonetto: il mio ritorno a Marassi? E’ uno degli stadi più belli d’Italia, per me poi è una cosa particolare ritornarci. La gara? Oggi la Roma ha portato a casa un ottimo risultato, visto come si era messa la partita all’inizio, con l’espulsione di Mexes. Sono cose che possono succedere, ma noi siamo stati bravi a non perdere la pazienza. Quando abbiamo subìto il gol, siamo stati bravi a reagire e, alla fine, le occasioni più importanti le abbiamo avute noi. E’ un ottimo risultato, ce la giocheremo al ritorno, siamo fiduciosi. L’importante è passare il turno.
La mia reazione sul fallo di Cassano? Ho tolto la gamba all’ultimo, rischiavo di farmi male seriamente, mi sembrava un’entrata fuori luogo.
Mancini? Questa sera ho visto un grandissimo Mancini, è in un periodo di forma eccezionale, dà una mano alla squadra, ha una forza nelle gambe devastante. Peccato, all’ultimo poteva trovare il gol del 1-2 e se lo sarebbe meritato!
Le mie pagelle:
Curci 5,5
Panucci 7
Ferrari 6
Mexes 4
Tonetto 6
De Rossi 8
Aquilani 6,5
Cassetti 6,5
Giuly 6
Mancini 8,5
Vucinic 6.5
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Taddei 5,5
Brighi 5,5
Cicinho s.v.