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Post by Ray Sant on Mar 17, 2008 11:24:55 GMT 1
Totti: "Voglio il derby Per me e per i tifosi"
Francesco Totti racconta i suoi giorni prima di Lazio-Roma a Sky, alla trasmissione "Guarda che Lupa", che andrà in onda oggi alle 18,30 su Sky Sport 1. Temi il derby con la Lazio? "No, semmai mi dispiacerebbe perderlo soprattutto per i tifosi e anche per me". Non segni nel derby dal 23/10/05, quando tua moglie Ilary era in dolce attesa di Cristian, che sarebbe nato pochi giorni dopo. "Sì, ma non ne ho giocati due perchè ero infortunato". Il prossimo obiettivo di Totti è il record di gol segnati nei derby, tre in meno di Da Costa e Delvecchio a quota 9 reti? "Se giocherò altri 4 o 5 anni, avrò la possibilità di farcela. Totti come Rivera e Baggio, il calciatore più forte degli ultimi 50 anni? "Non sta a me giudicare, ma certo i numeri dicono questo e sono su quella via". Sullo scudetto. "Se dovessi vincerlo, questo avrebbe certamente un sapore differente, perchè se ribalteremo tutto, lo avremo fatto dopo una rimonta". È più forte questa Roma o quella che vinse lo scudetto nel 2001? "Difficile paragonarle, sono tutte e due squadre di grande spessore, quella ha vinto e questa può vincere". Sulla Champions League. "La Champions League la preferisco allo scudetto, ma anche se arrivasse lo scudetto non sarebbe male... Mi manca un trofeo come la Champions, una grande vetrina internazionale per sperare di vincere il Pallone d'Oro". Gli Europei, però, peseranno nelle valutazioni finali di France Football. "Allora vuol dire che non ce la farò, visto che io gli Europei non li giocherò". Ai Mondiali del 2010 in Sudafrica non ci pensi? "No". Un futuro da presidente della Roma? "No, no. Il presidente no, mi piacerebbe il ruolo di direttore sportivo, ma già restare in questa società è un grosso piacere". Sul possibile ritorno di Ancelotti a Roma, che in passato scherzando aveva dichiarato: "Quando Spalletti si stancherà, mi piacerebbe un giorno tornare a Roma, stavolta da allenatore". "Lo spero per lui e me lo auguro anche io, ma noi abbiamo un grande mister che ha fatto e sta facendo grande la Roma e spero che resti il più lungo possibile con noi. Poi a fine carriera, però, mi piacerebbe essere allenato da Ancelotti".
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steph
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Post by steph on Mar 17, 2008 12:44:53 GMT 1
hemm xi informazzjoni dwar dak li qieghed on trial maghna? Fabrizio Messias
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Post by magnus on Mar 17, 2008 17:44:35 GMT 1
Fabrizio Messias, 18enne brasiliano: lo ha portato alla Roma Careca
La Roma studia il nuovo Kakà. Dalla scorsa settimana è infatti in prova a Trigoria un giovane brasiliano, si chiama Fabrizio Messias, classe 1990 (è appena maggiorenne, come Pato): alto 1,82, somiglia fisicamente a Ronaldinho, ma per il modo di giocare ricorda di più il rossonero. E’ un trequartista creciuto nel Campinas e lo ha portato alla Roma Antonio Careca, il campione brasiliano del grande Napoli degli anni Ottanta.
Già nei primi allenamenti Messias ha fatto vedere di avere numeri da potenziale campione. E’ extracomunitario, ma i dirigenti giallorossi sembrano interessati a tesserarlo ed entro una settimana prenderanno una decisione.
Careca descrive così il giovane brasiliano: «E’ veloce, vede la porta, ha forza esplosiva. L’ho visto crescere nella scuola calcio della mia società, venne da noi quando era piccolino, avrà avuto dodici, tredici anni. Ha qualità tecniche che anche in Italia possono permettergli di mettersi in evidenza».
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Post by Ray Sant on Mar 20, 2008 8:48:18 GMT 1
Lazio 3 ROMA 2Roma ko per 3-2. Nel finale il gol decisivo di Behrami dopo le reti di Taddei, Pandev, Rocchi e Perrotta. Giallorossi a -7 dall'Inter. La Lazio vince il derby delle emozioni forti. Nella serata del dolce e struggente ricordo di Gabriele Sandri, i biancocelesti battono per 3-2 una Roma fin troppo supponente e superificiale. Stracittadina piena di tutto, gonfia di emozioni, giocate di alta scuola ed errori grossolani risolta in pieno recupero da una zampata di Valon Behrami, che ha dato la stura al travolgente entusiasmo biancoceleste. Gara vibrante, equilibrata e con la giusta dose di agonismo e spettacolo equamente distribuiti. Ha vinto la Lazio un derby che la Roma ha fatto di tutto per perdere e che mai ha dato la sensazione di poter avere in pugno. Il fortuito vantaggio giallorosso di Taddei, trovatosi sulla traiettoria dello sbilenco rinvio di Behrami. La Lazio si è rovesciata rabbiosamente in avanti, colpita al cuore dopo i primi venti minuti condotti a ritmi vertiginosi. Legittimo allo scadere il pareggio di Pandev, che ha trasformato in rete una spettacolare azione alla mano rifinita dal cross pennellato di Kolarov. Ripresa ancora più pirotecnica del primo tempo, forse provocata dalla notizia del pareggio dell'Inter a Genova. La squadra di Spalletti si rovescia in avanti, sfiora il gol con Perrotta ma la Lazio non sta affatto a guardare. Ancora un cross dello scatenato Kolarov, Juan affonda Bianchi e Morganti decreta il rigore: Rocchi trasforma con Doni che quasi riesce nell'impresa di respingere. Il derby diventa di fuoco, perché la Roma si scuote e trova subito il pareggio con Perrotta. Tocco vincente del centrocampista su geniale assist di Totti. I giallorossi si fanno arrembanti, la Lazio vacilla dando più volte la sensazione di capitolare. Ma i ragazzi di Rossi reggono all'onda d'urto e nel finale tornano a pungere con le percussioni di Pandev e Rocchi. E nei minuti di recupero arriva il gol che regala il derby ai biancocelesti: Mauri rimette in area un lungo cross da destra, Juan si addormenta e Behrami scaraventa in rete da due passi. Esplode l'Olimpico di fede laziale, quello giallorosso vede sfumare i sogni scudetto. Un segno del destino, nella serata del ricordo di Gabbo. È un Luciano Spalletti molto rammaricato quello del dopo Lazio-Roma che ha visto la squadra di Delio Rossi trionfare nel derby della capitale. Una sconfitta molto pesante d'assorbire soprattutto perché arrivata nel finale e per colpa di una fatale distrazione della difesa giallorssa. Senza considerare il simultaneo (o quasi) pareggio dell'Inter che aveva dato, per tutto il secondo tempo una grossa possibilità alla formazione di Spalletti di accorciare il gap nei confronti della Roma: «Nel primo tempo la Lazio è stata decisamente più brava di noi. Noi non siamo riusciti a trovare il lato dove c’era meno traffico, loro pressavano a tutto campo e per noi era molto difficile impostare l'azione. Nel secondo tempo, quando abbiamo raggiunto il pareggio, si poteva fare molto meglio». IL RIGORE - Molto rammarico anche per il calcio di rigore, la trattenuta di Juan ai danni di Bianchi che non tutti, però, hanno visto così netta: «Quando ce li danno a sfavore si commentano sempre, cominciamo a stare zitti. Lasciamo che abbia deciso il sig. Morganti e si accetti la sua scelta». IL PAREGGIO DELL'INTER - Spalletti dice la sua anche sull'Inter e sul pareggio con il Genoa che aveva dato una grande possibilità alla Roma di tornare a -3: «Quello che diventa fondamentale è che la squadra cerchi sempre di vincere le partite. Questi tre punti potavano da una scossa alla classifica, ma continueremo a credere di poter arrivare all’impossibile e a lavorare in maniera corretta e seria. E tenteremo di diminuire ancora la distanza dall’Inter. Noi lavoreremo nella maniera corretta e tenteremo di diminuire ancora la distanza dai nerazzurri - ha assicurato il tecnico - che però può vincere tutte le partite». SUL VANTAGGIO DELLA ROMA - «È il gol classico di queste partite cariche di tensione, uno ha timore, ha fretta di rinviare e colpisce l'avversario. Abbiamo avuto un po' di fortuna» SUL GOL DELLA VITTORIA LAZIO - Molta delusione da parte di Spalletti in particolar modo sul gol del 3-2, ma il tecnico capitolino non se la sente di attaccare i suoi difensori o Doni: «È una palla che sembra morta, che si lasciano a vicenda, e Behrami è bravo a trovare lo spiraglio per tirare». SUL GOL ANNULLATO A TOTTI - Infine un commento anche sul gol annullato a Francesco Totti che però le immagini hanno confermato senza ombra di dubbio al di là della linea dei difensori della Lazio: «Ora dal video mi sembra oltre la linea, casomai c’è un intervento in scivolata di Cribari su Francesco che ha tre tacchetti segnati sopra il ginocchio». Le mie pagelle:Doni 6, Cicinho 6.5, Mexes 6, Juan 5, Cassetti 5 (Panucci sv); De Rossi 7, Aquilani 5; Taddei 5 (Giuly 5), Perrotta 6.5, Vucinic 6.5 (Mancini sv); Totti 6.5
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asroma 1927 core de sta citta
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Post by asroma 1927 core de sta citta on Mar 20, 2008 10:11:18 GMT 1
Imma ghaliex ergajna ghamilna bhas-sibt li ghadda kontra l-Milan u ergajna hallejna l-Lazio jilghabu wahedhom l-ewwel taqsima kollha? X'inhi din l-idea? Gejja mill-plejers jew minn Spalletti? Tim li qed jaspira ghall-iscudetto ma jistax jirregala 45 minuta shah lill-avversarji. Ir-Roma qeghdin jibdew jilghabu biss meta jsibu ruhhom minn taht. Allahares din l-attitudini ma tinbidilx mill-ewwel ghax inkella addio Manchester..... Dwar is-singoli, ghogbuni Vucinic u Mexes li laghbu bi grinta kbira. Totti naghtih s-sufficenza, il-forma fizika tieghu hija prekarja izda l-assists jibqghu fondamentali. Il-prestazzjoni ta' Aquilani l-bierah kienet wahda fqira, ftit ahjar minnu kien DDR u niskanta kif ir-Romanista ghogbu jaghti 7 lil Daniele meta matul il-partita l-passes tieghu kienu tista' tghid kollha zbaljati, jew f'saqajn l-avversarji jew twal!! Fuq Morganti: dak il-penalty lil Lazio huwa dahka fil-wicc u kien pjuttost Bianchi li ostakola lil Juan milli bil-maqlub. Nistenna comeback xieraq nhar is-Sibt kontra l-Empoli! Nistenna 90 minuta ta' padrunanza fil-grawnd. Nistennew.....
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