Post by Ray Sant on Jul 8, 2006 13:19:58 GMT 1
Candela: "Bello se segnasse Totti"
Roma non dimentica i suoi figli. Mai. E difficilmente chi è stato accolto da questa città riesce a togliersela dalla testa e dal cuore. Uno di questi è Vincent Candela da Bedarieux, Francia, che con la Roma ha giocato nove stagioni vincendo uno scudetto e facendo innamorare di se i tifosi oltre che con le sue giocate, proprio grazie a quella "romanità" dimostrata sul campo. Candela e la Roma, Candela e Francesco Totti ma anche, inevitabilmente a poche ore dalla finale Mondiale, Candela e la Francia. Con la maglia dei blues ha vinto un Mondiale ed un Europeo. Nessuno meglio di lui ci può raccontare la sfida delle sfide.
Questa è una sfida che in passato ha già vissuto. Ed in entrambe le occasioni è stato lei a dover consolare gli italiani a fine gara.
«Sono state due emozioni diverse. Ai Mondiali del ’98 fu bellissimo, in casa davanti al nostro pubblico abbiamo provato una grande gioia. Anche la finale dell’Europeo è stata molto emozionante, proprio perché ormai non ci credeva più nessuno. In quell’occasione c’erano molti romanisti in campo, a fine partita ho parlato tanto con loro. Li ho consolati per il dramma sportivo che stavano vivendo»
Francese di nascita, romano d’adozione. Per chi farà il tifo Vincent?
«Ne ho già parlato con la mia famiglia. Comunque va a finire sono contento. Se vincesse la Francia sarei contento per Zidane che chiuderebbe in modo splendido la carriera. Se vincesse l’Italia sarei orgoglioso per i miei amici romanisti e per Francesco».
A proposito di Totti. Non le sembrano eccessive le critiche che ha ricevuto il capitano romanista?
«Non lo so, io non leggo i giornali...Francesco non è al top della forma però sta dando il massimo. A volte basta solamente la sua presenza in campo, e poi lui non ha bisogno dei critici..La sua prima vittoria è quella di esserci dopo il grave infortunio avuto».
Lo ha sentito in questi giorni?
«Da quando è iniziato il Mondiale una sola volta, poi gli ho mandato degli sms per fargli i complimenti».
Contro la Francia potrebbe rientrare De Rossi, che ha scontato la squalifica.
«Daniele lo conosco bene. E’ un grandissimo calciatore che si era conquistato sul campo il posto da titolare. E’ giovane ed ha commesso un peccato di gioventù, una stupidaggine, però rimane un grande giocatore».
La Francia, come l’Italia, è arrivata a questo Mondiale tra mille polemiche.
«La Francia è partita male, poi è arrivata in finale con un grande Zidane. Domenech ha ricevuto critiche feroci, ha fatto scelte coraggiose ed azzardate ma ha avuto ragione lui».
Se l’aspettava l’esclusione di Mexes?
«L’esclusione di Philippe mi ha sorpreso molto. Mexes è uno dei più forti nel suo ruolo però i fatti gli stanno dando ragione. A volte bisogna vere la fortuna di trovarsi al posto giusto nel momento giusto, la Francia in difesa è andata benissimo».
Chi saranno gli uomini partita?
«Per la Francia dico Zidane ed Henry, per l’Italia Zambrotta e Totti. Sarebbe bello che la gara la risolvesse lui».
Torniamo al campionato italiano. Che ne pensa di Calciopoli?
«Non lo so. Leggo poco i giornali...»
Un’idea però se la sarà fatta?
«Io posso solo dire che sono orgoglioso di essere stato romanista per tutti questi anni, di aver vinto uno scudetto in maniera pulita».
Nella Roma sta diventando un caso il rinnovo di Tommasi, come lei una bandiera giallorossa.
«Mi dispiace per Damiano, lui ha dato tanto. Per la persona che è merita un contratto in bianco. Non ci deve essere problema a rinnovare il contratto di Tommasi».
E lei? Ci ha mai pensato a ritornare in giallorosso?
(ride)«No guardi, la mia è una bella storia che ormai si è conclusa. A Roma ci vivo ma non ho mai pensato di tornare a giocarci. E’ il momento di lasciare spazio ai giovani».
Dove giocherà il prossimo anno?
«Ancora non lo so. Per adesso sono in vacanza, tra qualche giorno vedremo»
Roma non dimentica i suoi figli. Mai. E difficilmente chi è stato accolto da questa città riesce a togliersela dalla testa e dal cuore. Uno di questi è Vincent Candela da Bedarieux, Francia, che con la Roma ha giocato nove stagioni vincendo uno scudetto e facendo innamorare di se i tifosi oltre che con le sue giocate, proprio grazie a quella "romanità" dimostrata sul campo. Candela e la Roma, Candela e Francesco Totti ma anche, inevitabilmente a poche ore dalla finale Mondiale, Candela e la Francia. Con la maglia dei blues ha vinto un Mondiale ed un Europeo. Nessuno meglio di lui ci può raccontare la sfida delle sfide.
Questa è una sfida che in passato ha già vissuto. Ed in entrambe le occasioni è stato lei a dover consolare gli italiani a fine gara.
«Sono state due emozioni diverse. Ai Mondiali del ’98 fu bellissimo, in casa davanti al nostro pubblico abbiamo provato una grande gioia. Anche la finale dell’Europeo è stata molto emozionante, proprio perché ormai non ci credeva più nessuno. In quell’occasione c’erano molti romanisti in campo, a fine partita ho parlato tanto con loro. Li ho consolati per il dramma sportivo che stavano vivendo»
Francese di nascita, romano d’adozione. Per chi farà il tifo Vincent?
«Ne ho già parlato con la mia famiglia. Comunque va a finire sono contento. Se vincesse la Francia sarei contento per Zidane che chiuderebbe in modo splendido la carriera. Se vincesse l’Italia sarei orgoglioso per i miei amici romanisti e per Francesco».
A proposito di Totti. Non le sembrano eccessive le critiche che ha ricevuto il capitano romanista?
«Non lo so, io non leggo i giornali...Francesco non è al top della forma però sta dando il massimo. A volte basta solamente la sua presenza in campo, e poi lui non ha bisogno dei critici..La sua prima vittoria è quella di esserci dopo il grave infortunio avuto».
Lo ha sentito in questi giorni?
«Da quando è iniziato il Mondiale una sola volta, poi gli ho mandato degli sms per fargli i complimenti».
Contro la Francia potrebbe rientrare De Rossi, che ha scontato la squalifica.
«Daniele lo conosco bene. E’ un grandissimo calciatore che si era conquistato sul campo il posto da titolare. E’ giovane ed ha commesso un peccato di gioventù, una stupidaggine, però rimane un grande giocatore».
La Francia, come l’Italia, è arrivata a questo Mondiale tra mille polemiche.
«La Francia è partita male, poi è arrivata in finale con un grande Zidane. Domenech ha ricevuto critiche feroci, ha fatto scelte coraggiose ed azzardate ma ha avuto ragione lui».
Se l’aspettava l’esclusione di Mexes?
«L’esclusione di Philippe mi ha sorpreso molto. Mexes è uno dei più forti nel suo ruolo però i fatti gli stanno dando ragione. A volte bisogna vere la fortuna di trovarsi al posto giusto nel momento giusto, la Francia in difesa è andata benissimo».
Chi saranno gli uomini partita?
«Per la Francia dico Zidane ed Henry, per l’Italia Zambrotta e Totti. Sarebbe bello che la gara la risolvesse lui».
Torniamo al campionato italiano. Che ne pensa di Calciopoli?
«Non lo so. Leggo poco i giornali...»
Un’idea però se la sarà fatta?
«Io posso solo dire che sono orgoglioso di essere stato romanista per tutti questi anni, di aver vinto uno scudetto in maniera pulita».
Nella Roma sta diventando un caso il rinnovo di Tommasi, come lei una bandiera giallorossa.
«Mi dispiace per Damiano, lui ha dato tanto. Per la persona che è merita un contratto in bianco. Non ci deve essere problema a rinnovare il contratto di Tommasi».
E lei? Ci ha mai pensato a ritornare in giallorosso?
(ride)«No guardi, la mia è una bella storia che ormai si è conclusa. A Roma ci vivo ma non ho mai pensato di tornare a giocarci. E’ il momento di lasciare spazio ai giovani».
Dove giocherà il prossimo anno?
«Ancora non lo so. Per adesso sono in vacanza, tra qualche giorno vedremo»