Post by Alessandro M. on Nov 14, 2007 9:07:11 GMT 1
Anche l'Airc accetta
«Non ci considerano»
Alessandro Milza (il Romanista 14/11/07)
Con 37 voti a favore e uno contrario, l'assemblea dell'AIRC ha accettato i 60 ingressi per gli alfieri proposti dalla Roma. L'unica condizione posta al consiglio direttivo da parte dei rappresentanti dei club, intervenuti domenica presso la sede di via Montaigne, è stata quella di rendere più proficui i rapporti con la dirigenza romanista. «Perché non riusciamo più ad avere la presenza di un membro della famiglia Sensi alle nostra manifestazioni?», ha chiesto la signora Vanda del RC Orte scalo, rivolgendosi al presidente Francesco Lotito. «Vorremmo saperlo anche noi», ha replicato il numero uno dell'AIRC, dopo aver illustrato l'esito dei colloqui intercorsi negli ultimi mesi tra i rappresentanti della tifoseria organizzata e i dirigenti giallorossi. «La Roma ci ignora - ha aggiunto Alberto Mura del RC Enea Casaccia - ci trattano come rompiscatole». «Abbiamo fatto il possibile - ha proseguito Lotito - se le nostre richieste non sono state accolte è perché così ha voluto la società. In questo momento l'AIRC ha bisogno di sentire il calore dei club e non vogliamo che vi iscriviate solo per avere gli ingressi per gli alfieri. Vorrei che tutti i soci si radunassero in un unico settore dello stadio, in nome di un maggiore spirito di aggregazione».
Accorato l'intervento di Fausto Iosa, vicepresidente AIRC e presidente del RC Esquilino: «Franco Sensi ci ascoltava, vogliamo di più da questa società. Noi tuteliamo tutti i romanisti del mondo, i tifosi sono più importanti dei giocatori, siamo la storia e siamo tutti uguali. Mi ha fatto male sapere che a Lisbona i gruppi della curva hanno tolto i nostri striscioni per mettere i loro». Polemico il RC Campotosto, rappresentato da Paolo Di Bene: «Da 5 anni l'AIRC non fa nulla e alle conviviali non ci mandano i giocatori. Paghiamo forse la scissione con l'UTR?». «Noi e l'UTR siamo amici - ha puntualizzato Lotito - l'associazione è attiva e sempre al fianco dei nostri club». «Invidio chi si lamenta per l'assenza dei giocatori alle conviviali - ha aggiunto il RC Lanciano - noi di fuori Roma abbiamo bisogno dell'AIRC per i biglietti delle partite, il problema è più serio». «Non vogliamo l'elemosina dalla Roma - ha dichiarato Leo Vernice del RC Capitalia informatica, unico club dissidente tra gli aventi diritto al voto - tenetevi gli ingressi per gli alfieri, ma continueremo lo stesso a far parte dell'AIRC».
«Non ci considerano»
Alessandro Milza (il Romanista 14/11/07)
Con 37 voti a favore e uno contrario, l'assemblea dell'AIRC ha accettato i 60 ingressi per gli alfieri proposti dalla Roma. L'unica condizione posta al consiglio direttivo da parte dei rappresentanti dei club, intervenuti domenica presso la sede di via Montaigne, è stata quella di rendere più proficui i rapporti con la dirigenza romanista. «Perché non riusciamo più ad avere la presenza di un membro della famiglia Sensi alle nostra manifestazioni?», ha chiesto la signora Vanda del RC Orte scalo, rivolgendosi al presidente Francesco Lotito. «Vorremmo saperlo anche noi», ha replicato il numero uno dell'AIRC, dopo aver illustrato l'esito dei colloqui intercorsi negli ultimi mesi tra i rappresentanti della tifoseria organizzata e i dirigenti giallorossi. «La Roma ci ignora - ha aggiunto Alberto Mura del RC Enea Casaccia - ci trattano come rompiscatole». «Abbiamo fatto il possibile - ha proseguito Lotito - se le nostre richieste non sono state accolte è perché così ha voluto la società. In questo momento l'AIRC ha bisogno di sentire il calore dei club e non vogliamo che vi iscriviate solo per avere gli ingressi per gli alfieri. Vorrei che tutti i soci si radunassero in un unico settore dello stadio, in nome di un maggiore spirito di aggregazione».
Accorato l'intervento di Fausto Iosa, vicepresidente AIRC e presidente del RC Esquilino: «Franco Sensi ci ascoltava, vogliamo di più da questa società. Noi tuteliamo tutti i romanisti del mondo, i tifosi sono più importanti dei giocatori, siamo la storia e siamo tutti uguali. Mi ha fatto male sapere che a Lisbona i gruppi della curva hanno tolto i nostri striscioni per mettere i loro». Polemico il RC Campotosto, rappresentato da Paolo Di Bene: «Da 5 anni l'AIRC non fa nulla e alle conviviali non ci mandano i giocatori. Paghiamo forse la scissione con l'UTR?». «Noi e l'UTR siamo amici - ha puntualizzato Lotito - l'associazione è attiva e sempre al fianco dei nostri club». «Invidio chi si lamenta per l'assenza dei giocatori alle conviviali - ha aggiunto il RC Lanciano - noi di fuori Roma abbiamo bisogno dell'AIRC per i biglietti delle partite, il problema è più serio». «Non vogliamo l'elemosina dalla Roma - ha dichiarato Leo Vernice del RC Capitalia informatica, unico club dissidente tra gli aventi diritto al voto - tenetevi gli ingressi per gli alfieri, ma continueremo lo stesso a far parte dell'AIRC».