Post by juvedopata on Sept 30, 2005 9:50:10 GMT 1
L'imbarazzo e la Vergogna
E' il loro obiettivo: lo perseguono con cura certosina tra silenzi, rimpalli, richieste di pareri, rinvii. I giudici non vogliono giudicare. Carraro aveva detto di capire il loro imbarazzo. Si sbagliava. Perchè agiscono senza provare imbarazzo. E senza provare vergogna. Copione perfetto: prima l’intervista di Carraro, poi la data dell’udienza, quindi il rinvio all’11 novembre su istanza sia della difesa (ed era annunciato) sia dell’accusa (il procuratore Verde aveva un altro impegno!). Lo scopo appare chiaro: coprire il più possibile la Juve e se stessi dal dover giudicare la Juve. Lasciano alla giustizia ordinaria il compito che non vogliono assolvere. Se l’Appello che inizia il 27 ottobre confermerà la sentenza di primo grado, saranno giustificati anche loro a sospendere Agricola. Se invece l’Appello ribalterà tutto, cadrà anche la richiesta del procuratore antidoping: caso chiuso e carriere inattaccabili.
Ieri in perfetto stile Ponzio Pilato hanno rinnegato il loro ruolo di giudici e seppellito quel che restava (ma restava ancora qualcosa?) della giustizia sportiva. Per pavidità? Incapacità? Ordini superiori? E se l’11 novembre l’Appello sarà ancora in corso, troveranno il modo di rinviare ancora la decisione su un caso che, ha detto Carraro, non è stato affrontato in estate perchè non urgente. E nel frattempo Giraudo potrà screditare ancora un illustre scienziato definendolo «sconosciuto» e interpretando un processo come fosse una partita («la perizia è fatta da un ultras romanista»), vantarsi della assoluzione sua e della Juve e ripetere la più inaccettabile - e tutta da dimostrare - delle spiegazioni sull’abuso di farmaci: «Così facevano tutti».
E' il loro obiettivo: lo perseguono con cura certosina tra silenzi, rimpalli, richieste di pareri, rinvii. I giudici non vogliono giudicare. Carraro aveva detto di capire il loro imbarazzo. Si sbagliava. Perchè agiscono senza provare imbarazzo. E senza provare vergogna. Copione perfetto: prima l’intervista di Carraro, poi la data dell’udienza, quindi il rinvio all’11 novembre su istanza sia della difesa (ed era annunciato) sia dell’accusa (il procuratore Verde aveva un altro impegno!). Lo scopo appare chiaro: coprire il più possibile la Juve e se stessi dal dover giudicare la Juve. Lasciano alla giustizia ordinaria il compito che non vogliono assolvere. Se l’Appello che inizia il 27 ottobre confermerà la sentenza di primo grado, saranno giustificati anche loro a sospendere Agricola. Se invece l’Appello ribalterà tutto, cadrà anche la richiesta del procuratore antidoping: caso chiuso e carriere inattaccabili.
Ieri in perfetto stile Ponzio Pilato hanno rinnegato il loro ruolo di giudici e seppellito quel che restava (ma restava ancora qualcosa?) della giustizia sportiva. Per pavidità? Incapacità? Ordini superiori? E se l’11 novembre l’Appello sarà ancora in corso, troveranno il modo di rinviare ancora la decisione su un caso che, ha detto Carraro, non è stato affrontato in estate perchè non urgente. E nel frattempo Giraudo potrà screditare ancora un illustre scienziato definendolo «sconosciuto» e interpretando un processo come fosse una partita («la perizia è fatta da un ultras romanista»), vantarsi della assoluzione sua e della Juve e ripetere la più inaccettabile - e tutta da dimostrare - delle spiegazioni sull’abuso di farmaci: «Così facevano tutti».